La circolazione in Vespa al tempo dell’emergenza Coronavirus

La circolazione in Vespa al tempo dell’emergenza Coronavirus dal 18 maggio
Dal 3 giugno è possibile viaggiare anche oltre i confini delle varie regioni d’Italia e non è più necessaria l’autocertificazione, tuttavia è opportuno consultare le normative regionali dei territori interessati dagli spostamenti.
In ogni caso, per tutte le attività, compresa quindi il mototurismo, rimane fermo il divieto di assembramento.
Con circolare interpretativa n. 7900050000 dell’ordinanza n. 48 della Regione Veneto , al punto n. 5 si è chiarito che nel caso che un gruppo di persone si organizzi per trovi in luoghi pubblici, ciò non deve trasmodare in un assembramento, cioè quando in relazione agli spazi e caratteristici dei luoghi non sia garantito il distanziamento costante (almeno 1 metro) tra le persone. Ciò deve avvenire tra un gruppo di persone predeterminato e non verso un “pubblico” indeterminato.
Durante il viaggio non è obbligatorio indossare la mascherina (a meno che non si trasporti un passeggero non convivente), in quanto è di per sé garantito il distanziamento, ma una volta parcheggiato il veicolo (oppure per andarlo a recuperare) andranno indossati i dispositivi di protezione nei luoghi chiusi o quando non è garantito il distanziamento minimo di 1 metro, si raccomanda quindi di portare sempre con sé la mascherina e i guanti o gel igienizzante, adottando tutti gli accorgimenti necessari e opportuni per evitare il rischio di contagio.
Per quanto riguarda il trasporto di passeggeri, le due ruote sono equiparate all’autoveicolo, quindi è consentito, con la precisazione che se si tratta di persone conviventi nella stessa abitazione (circostanza che deve risultare dai documenti personali al momento di un eventuale controllo, ad es coniuge, figli, conviventi) non è necessario indossare la mascherina, negli altri casi invece è obbligatoria.
Ricordiamo che per i minori trasportati l’età minima è di 5 anni (art 170 CdS), mentre l’obbligo di indossare le mascherine è esonerato per i minore di 6 anni.
IMPORTANTE: Il Comune di Verona ha disposto l’ampliamento della Zona limite di velocità 30 Km/h nei quartieri San Zeno, Cittadella, Veronetta, Santo Stefano, Città Antica e in alcune parti di Borgo Trento, comprese le circonvallazioni, prestare quindi molta attenzione alla segnaletica stradale, l’autovelox non perdona!
Ricapitolando dunque è possibile praticare individualmente o in un gruppo predeterminato il mototurismo, da soli o con il passeggero,  rimane fermo il divieto di assembramento, cioè quel gruppo che non garantisca nel momento del movimento o in quello statico il distanziemnto minimo e costante di 1 metro tra le persone, quale potrebbe essere un giro turistico con più partecipanti non predeterminati. Durante il viaggio non è obbligatorio indossare la mascherina, a meno che non si trasporti un passeggero non convivente, fermo restando l’obbligo di indossare le protezioni durante le soste o per recuperare il veicolo in luoghi chiusi o quando non sia garantito il distanziamento minimo di 1 metro tra le persone non conviventi.
Le attività sociali del Club, costituendo assembramento, per ora rimangono sospese, tranne i Vespaperitivi del mercoledì sulla cui regolamentazione si rinvia a quanto pubblicato nel nostro sito.
La normativa è in evoluzione e in fase di precisazione, rimaniamo in attesa nei prossimi giorni dell’emanazione di ulteriori linee guida e chiarimenti, non mancheremo di aggiornarvi!
A presto in Vespa.
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Previgente sino al 2 giugno
In seguito all’emanazione del Decreto Legge 16 maggio 2020 n. 33 , del DPCM  e Ordinanza Regione Veneto n. 48 del 17 maggio nonchè le linee di indirizzo della Regione Veneto, dal 18 maggio non saranno più necessarie le autocertificazioni e la motivazione per lo spostamento all’interno del territorio della regione di residenza o dimora, mentre rimane vietato sino al 2 giugno lo spostamento verso altre regioni se non per comprovate ragioni di lavoro, salute o necessità con autocertificazione. La Regione Veneto ha stipulato un accordo con la Provincia autonoma di Trento e la Regione Friuli Venezia Giulia che prevede la possibilità di fare visita ai congiunti residenti nei comuni posti al confine tra i due territori.
Dal 18 maggio sarà possibile anche far visita agli amici, quindi non solo i congiunti, rispettando sempre il divieto di assembramento, il rispetto delle distanze e indossando le protezioni (mascherine e guanti).
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Previgente, sino al 17 maggio
Aggiornato all’ordinanza regionale n. 46 del 4 maggio e ai suoi chiarimenti del 5 e 6 maggio.
Attualmente le norme di riferimento sono il DPCM del 26/04/2020 http://www.governo.it/it/coronavirus e l’ordinanza Regione Veneto n. 43 del 27/04/2020 https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=4275256 , in base a quest’ultima sono consentite le attività motoria all’aria aperta con qualsiasi mezzo all’interno del comune di residenza o dimora, fermo restando il divieto di assembramento, il rispetto delle distanze e indossare le protezioni (mascherine e guanti).
Con successiva ordinanze n. 46 del 4 maggio 2020 (qui l’ordinanza), la Regione Veneto ha chiarito alcuni aspetti riguardo lo spostamento all’interno della regione e l’utilizzo del motoveicolo, precisando che l’attività motociclistica è intesa come attività motoria o sportiva individuale (o con i componenti del nucleo famigliare) all’aria aperta, anche in due persone (con passeggero). L’attività motoria non va intesa però come una scampagnata, ma come esigenza di svolgere attività motoria o sportiva all’aria aperta, anche al di fuori del territorio del comune di residenza/domicilio, ma sempre all’interno del territorio regionale.
Con nota del 5 maggio la Regine Veneto ha chiarito che non è possibile andare a fare un giro in moto per diletto, La moto è considerata un mezzo di trasporto che si può utilizzare per gli spostamenti di necessità (lavoro, recarsi a fare attività motoria, visita a congiunti, spesa, farmacia), ma non ne è consentito l’utilizzo senza finalità, ossia per mero diletto/turismo. L’ordinanza regionale del 04/05/2020 ha autorizzato il motociclismo inteso come sport.
Con ulteriore nota del 6 maggio la Regione Veneto ha chiarito che quanto riportato nell’ordinanza  n. 46 è intesa come pratica essa stessa sportiva, quindi in circuiti o percorsi implicanti esercizio sportivo motoristico.
Dal 4 maggio a norma del DPCM continueranno a essere vietati gli spostamenti tra Comuni vicini, salvo (rimanendo però sempre all’interno della stessa regione e con la necessità dell’autocertificazione) per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e inoltre per andare a visitare i “congiunti”, sempre rispettando le distanze di sicurezza e con le mascherine e i guanti o gel igienizzante: il governo ha precisato che per congiunti si intende <<parenti, affini, partner nelle unioni civili e chi è legato da stabile legame affettivo» concetto quest’ultimo che ricomprende i fidanzati ma non gli amici più stretti (FAQ Ministero dell’Interno). Come detto la Regione Veneto con l’ordinanza n. 46 ha allargato tale limite territoriale comunale, prevedendo la possibilità di svolgere attività motoria o sportiva anche al di fuori del Comune di residenza/domicilio e sempre nei limiti del territorio regionale.
Per quanto riguarda il trasporto di passeggeri, le due ruote sono equiparate all’autoveicolo, quindi è consentito, con la precisazione che se si tratta di persone conviventi nella stessa abitazione (circostanza che deve risultare dai documenti personali al momento di un eventuale controllo, ad es coniuge, figli, conviventi) non è necessario indossare la mascherina, negli altri casi invece è obbligatoria.
Ricordiamo che per i minori trasportati l’età minima è di 5 anni (art 170 CdS), mentre l’obbligo di indossare le mascherine è esonerato per i minore di 6 anni.
La Vespa potrà essere utilizzata per recarsi presso gli esercizi che effettuano il servizio di somministrazione del cibo da asporto.
Durante il viaggio non è obbligatorio indossare la mascherina (a meno che non si trasporti un passeggero non convivente) in quanto è di per sé garantito il distanziamento, ma una volta parcheggiato il veicolo (oppure per andarlo a recuperare) andranno indossati i dispositivi di protezione, si raccomanda quindi di portare sempre con sé la mascherina e i guanti, adottando tutti gli accorgimenti necessari e opportuni per evitare il rischio di contagio.
Non possiamo nascondere che la questione della circolazione “turistica” (intesa come “giretto” in Vespa) è alquanto confusa, perchè se da una parte è ammessa in generale l’attività motoria (o sportiva) all’aria aperta, da soli o con i componenti della famiglia, rispettando il distanziamento e indossando le protezione, dall’altra si afferma l’esclusione dell’attività motociclistica in generale in quanto sarebbe attività ludica vietata, richiamando norme del DPCM in tema di manifestazioni pubbliche  (appunto vietate) e attività motorie consentite, caratteristiche che corrispondono al classico “giretto” da soli o in coppia. Ricordiamo che nel concetto di attività motoria rientra “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo” (definizione dell’OMS fatta propria dal Ministero della Salute).
Sta di fatto che ad oggi l’attività motociclistica consentita è inteso in senso agonistico, fermo restando quanto detto sopra in tema di utilizzo del veicolo per gli spostamenti consentiti.
Per ora le attività sociali, costituendo assembramento, rimangono sospese.
La normativa è in evoluzione e in fase di precisazione, non mancheremo di aggiornarvi!
A presto in Vespa.